Come sapere se il nostro prodotto è quello che gli utenti vogliono?
Con lo user testing, una ricerca con gli utenti per ottenere feedback strutturati sul concept e le funzionalità del prodotto.
Nel mondo dello sviluppo di prodotti digitali, lo user testing è il processo di ricerca che si utilizza per validare il concept e le funzioni di un prodotto nelle fasi iniziali. Questo processo si basa sullo studio e l’indagine delle esigenze e preferenze degli utenti.
Ma cos’è esattamente lo user testing, come funziona e perché è così importante? In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti di questa metodologia, con esempi e consigli pratici per applicarla al meglio al tuo prodotto.
Cos’è lo User Testing
Lo user testing è un metodo di intervista degli utenti svolta durante la valutazione di un prodotto o di un servizio. Il suo obiettivo principale è raccogliere un feedback autentico su quanto il prodotto sia utile, rilevante e attraente per il pubblico target.
Durante una sessione di user testing, i partecipanti testano un’idea, un prototipo o un prodotto già sviluppato, esprimendo opinioni, impressioni e eventuali problematiche individuate. Questo tipo di test aiuta i team di product development e product design a capire se il prodotto soddisfa i bisogni dell’utente e se corrisponde al time to market.
Perché è importante lo User Testing?
Un prodotto che non risponde alle aspettative degli utenti rischia di fallire, indipendentemente dalla sua qualità tecnica.
Devi fare user testing perché:
- Valida l’idea di base del prodotto. Ti consente di capire se vale la pena investire tempo e risorse nello sviluppo.
- Evita sprechi. Identifica problemi nelle fasi iniziali, riducendo i costi di sviluppo e abbassando i rischi di insuccesso.
- Migliora la connessione con il pubblico target. Testare con utenti reali ti permette di perfezionare il prodotto in tutti quegli aspetti di User Experience che migliorano la relazione tra applicativo e persone.
Come funziona lo User Testing?
1. Definire gli obiettivi: Prima di iniziare, è importante chiarire cosa si vuole scoprire.
Ad esempio:
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- Gli utenti trovano utile questa funzionalità?
- Il prodotto risolve un problema specifico per il pubblico target?
- Gli utenti sarebbero disposti a pagare per il prodotto?
2. Selezionare il pubblico: i partecipanti devono rappresentare il pubblico target del prodotto.
Ad esempio, se stai progettando un’app per il fitness, i tester dovrebbero essere persone interessate all’esercizio fisico.
3. Preparare i materiali. A seconda della fase di sviluppo, potresti testare:
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- Un prototipo (ad esempio, uno schizzo o un wireframe).
- Un prodotto in fase beta.
- La versione finale del prodotto.
In base all’elaborato che andrai a testare modulerai l’intervista con l’utente che dovrà essere guidata da uno script.
In base all’obiettivo del tuo user test dovrai scrivere un testo che ponga in maniera amichevole le domande al tester, in modo da farlo sentire a proprio agio nel racconto delle sue impressioni sul prodotto senza influenzarlo.
4. Condurre i test. Durante una sessione di user testing, puoi utilizzare diverse tecniche:
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- Sessioni individuali. Un moderatore guida l’utente attraverso il test, osservando reazioni e raccogliendo feedback.
- Test remoto. Gli utenti testano il prodotto da casa, fornendo feedback attraverso video o questionari.
- Focus group. Un gruppo di utenti discute insieme delle loro impressioni sul prodotto.
- Analizzare i dati. Dopo aver raccolto feedback, è il momento di analizzare i risultati e identificare punti di forza e aree di miglioramento.
Differenze tra User Testing e Usability Testing
Anche se i termini user testing e usability testing sono spesso usati come sinonimi, ci sono delle differenze sottili ma significative tra i due concetti.
User Testing: lo user testing si concentra sull’interazione complessiva dell’utente con un prodotto, con l’obiettivo di capire se il prodotto soddisfa i bisogni e le aspettative degli utenti reali. Non si limita solo alla facilità d’uso, ma valuta anche:
- Utilità: il prodotto risponde alle esigenze dell’utente?
- Esperienza generale: l’utente trova il prodotto utile, piacevole e soddisfacente?
- Accettazione: l’utente utilizzerebbe il prodotto nella vita quotidiana?
Lo user testing può essere condotto anche su prototipi, prodotti fisici o dispositivi hardware. Il focus è più ampio rispetto alla sola usabilità e include anche la percezione del valore e l’esperienza complessiva.
Usability Testing: lo usability testing è una forma più specifica di test che mira a valutare quanto sia intuitivo e privo di ostacoli l’utilizzo di un prodotto. Agli utenti viene richiesto di completare dei task specifici e il completamento di questi viene misurato.
L’obiettivo principale è scoprire
- La facilità d’uso: gli utenti riescono a navigare e completare i task senza difficoltà?
- Efficienza: quanto tempo e quanti passaggi servono per completare un’azione?
- Errori: quanti errori commettono gli utenti e quanto è difficile correggerli?
Il focus è quindi sulla navigazione, l’interfaccia e la chiarezza del design. Mentre lo user testing valuta la relazione utente-prodotto nel suo insieme, l’usability testing si concentra principalmente sulla facilità e la chiarezza di utilizzo.
Se vuoi approfondire cos’è lo usability testing e come migliorare il tuo prodotto lavorando sull’usabilità guarda il nostro webinar e leggi l’articolo dedicato.
Cosa testare durante uno user testing
L’oggetto di uno user test è il prodotto o la funzionalità che si intende valutare attraverso l’interazione diretta con gli utenti. Può trattarsi di un’applicazione mobile, un sito web, un software desktop, un dispositivo hardware, una specifica funzione o interfaccia di una piattaforma.
Può essere testato un prodotto già funzionante oppure fruibile tramite un prototipo.
Lo scopo principale è verificare l’efficacia e la soddisfazione dell’utente nell’interazione con il prodotto.
L’oggetto del test può variare in base alla fase di sviluppo del progetto.
Ad esempio:
- Prototipo iniziale: si testa il flusso di navigazione e la chiarezza dell’interfaccia (wireframe o prototipo interattivo).
- Funzionalità specifica: si testa una nuova funzionalità (es. la procedura di registrazione o la funzione di ricerca) per valutare l’efficienza e la comprensione della funzione stessa.
- Prodotto completo: prima del lancio, si testa l’intero prodotto per individuare opportunità di miglioramento e fine tuning.
L’oggetto dello user test è tutto ciò che richiede l’interazione dell’utente, e l’obiettivo è garantire che tale interazione sia intuitiva, fluida ed efficace.
Quando fare user testing
Lo user testing può essere integrato in diverse fasi del product lifecycle, a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Le fasi del di design e sviluppo di un prodotto sono:
- Ideation
- Validation
- Prototyping
- Marketing
- Development
- Launch
- Improvements
È particolarmente utile nelle fasi iniziali per garantire che il prodotto risponda alle esigenze del pubblico target e abbia un mercato potenziale.
Vediamo quando ha più valore fare user testing.
Fase di ideazione (Ideation)
Fare user testing in questa fase serve per validare l’idea di base del prodotto e permette di determinare se l’idea ha senso per il pubblico target. Si raccolgono insight su bisogni, problemi e desideri degli utenti per costruire una base solida per la fase successiva di validazione.
Fase di validazione (Validation)
In questa fase il testing è concentrato su uno specifico profilo di utenti che sono in linea con il profilo socio demografico a cui il prodotto si rivolge. Non si tratta più di un’esplorazione ma di una validazione sulla tipologia di utenti che hanno età, abitudini e interessi simili al nostro cliente ideale. Si possono quindi andare a validare funzioni e prototipi anche a bassa fedeltà (wireframe).
Fase di prototipazione (Prototyping)
In questa fase lo sviluppo prodotto è più avanzato e l’esperienza utente si suppone sia già ben definita. Qui lo user testing viene utilizzato per valutare prototipi e capire se le funzionalità e le interazioni proposte sono considerate di valore e rispondenti ai bisogni del profilo utente scelto.
Fase di sviluppo (Development)
Nella fase di Development il prodotto viene sviluppato in tutti i suoi aspetti e integrato con i sistemi gestionali. Soprattutto quando abbiamo davanti un MVP (Minimum Viable Product) lo user testing serve per assicurarsi che le caratteristiche implementate soddisfino le esigenze degli utenti anche lato usabilità del prodotto.
Per valutare l’usabilità e l’accessibilità del prodotto e della sua interfaccia è consigliabile condurre una ricerca dedicata solo a questo (usability test).
Fase di lancio (Launch)
Subito dopo il lancio del prodotto sul mercato fare uno user testing serve per ottenere un feedback iniziale e ottimizzare velocemente eventuali correzioni su un campione di pubblico più ampio.
In questa fase, lo user testing è spesso svolto con una versione beta del prodotto. Si analizzano le reazioni degli utenti reali prima del rilascio ufficiale.
Il note keeping durante lo user test: qualcosa da non sottovalutare
Un passaggio fondamentale e poco considerato dei test con gli utenti in generale e quindi anche dello user testing è il note keeping.
Questo momento di trascrizione dei feedback è fondamentale per non perdere nulla di questa preziosa interazione ma soprattutto recepire e predisporre per la restituzione ogni parola, tempistica di azione, difficoltà comunicata o intuita.
Tutti questi dettagli ti potranno aiutare nel raggiungimento dell’obiettivo del tuo test.
Ricordati che l’obiettivo principale dello user test è raccogliere dati sulla percezione generale del prodotto, sul valore che gli utenti gli attribuiscono e sulla loro soddisfazione complessiva.
Di conseguenza, il file di note keeping sarà più ampio e qualitativo e meno concentrato sui temi di usabilità, che potranno essere affrontati e valutati in una fase più avanzata dello sviluppo prodotto.
Nell’annotazione considera il comportamento generale dell’utente, la percezione del prodotto, il valore percepito e desiderabilità del prodotto.
Per il note keeping ti consigliamo di strutturare un file di note completo ma non esageratamente strutturato, in modo che sia facilmente comprensibile a tutti, anche a chi magari dovrà sostituirti nella compilazione se dovesse essere necessario.
Prova con questo schema:
Dati generali: Nome del test, data, chi sta osservando, tipo di prodotto, versione testata.
Profilo dell’utente: Dati demografici, esperienze pregresse con prodotti simili, livello di competenza tecnologica.
Obiettivi del test: Cosa si vuole scoprire (es. soddisfazione generale, comprensione delle funzionalità, percezione del valore).
Esperienza complessiva dell’utente: Cosa gli utenti hanno apprezzato o trovato confuso. Qui si raccolgono emozioni, opinioni e impressioni generali.
Comportamento dell’utente: Azioni, scelte e decisioni prese dall’utente durante il test (es. se ha esplorato alcune sezioni o ha ignorato altre).
Feedback verbale diretto: Frasi chiave, espressioni emotive o dichiarazioni dell’utente, come “Non capisco a cosa serva questa funzione” o “Mi piace questa sezione”.
Suggerimenti di miglioramento: Idee proposte dall’utente o dagli osservatori per migliorare il prodotto.
Conclusione e valutazione complessiva: Riassunto delle impressioni principali, soddisfazione globale e intenzione di utilizzo futuro.
Puoi creare il file in Excel, Google Sheets o con strumenti di note taking come Notion o Miro.
Noi preferiamo usare Google Sheets perché è intuitivo nella sua compilazione e può essere facilmente condiviso.
User testing: errori da evitare
Anche se lo user testing è semplice da implementare, ci sono alcuni errori comuni da evitare:
- Non coinvolgere il pubblico giusto. I tester devono essere rappresentativi del target del prodotto.
- Non ascoltare davvero i feedback. È essenziale accettare le critiche per migliorare.
- Testare troppo tardi. Lo user testing dovrebbe iniziare nelle prime fasi dello sviluppo.
Cosa fare dopo lo user testing
Una volta completata la sessione di testing il lavoro non è finito.
Da qui in poi si lavora per restituire i dati raccolti, condividerli e valutarli e poi mettere a terra le implementazioni.
Essendo uno user test si presuppone che la maggior parte dei feedback siano qualitativi (es. Pensi che questa funzione dell’app potrebbe aiutarti a risparmiare tempo?)
Ma potresti avere già dei feedback che ti possono dare dei dati che possono essere trattati come quantitativi (es. il 98% dei tester ha impiegato più di un minuto a capire come proseguire allo step 2).
Queste informazioni sono comunque utili e possono già aiutarti nelle fasi successive della lavorazione.
Puoi suddividere così i dati:
Dati qualitativi: commenti e reazioni degli utenti.
Dati quantitativi: tempo impiegato per completare i task, numero di errori e percentuali di successo.
Quello che devi fare con i tuoi dati è identificare dei pattern ricorrenti.
Comportamenti d’uso, percentuali di feedback associabili tra loro, gradimento o meno del tuo concept. Sono questi i findings che andranno costruiti e restituiti in un documento condiviso con il team.
Ai findings vanno associate delle raccomandazioni che vanno valutate insieme al team di prodotto.
Si potrà tratta di rivedere l’architettura delle informazioni, oppure un’interazione che porta l’utente a compiere una determinata azione, un’intera funzionalità o lo stesso concept di prodotto.
In base all’urgenza e all’impatto che questi interventi hanno sullo sviluppo del tuo prodotto verranno assegnate delle priorità.
Fase user test è un processo che non si esaurisce dopo il lancio del prodotto.
Per migliorarlo, per garantire una buona competitività sul mercato continuativamente, va sempre seguito un percorso di confronto e ascolto con gli utenti per un approccio strategico durante tutto il product lifecycle.