Data Driven Strategy: tre parole che possono cambiare il futuro della tua azienda

Affrontiamo passo passo gli step decisivi per costruire una strategia guidata dall’analisi del dato

Data is the new oil”, i dati sono il nuovo petrolio, disse qualcuno.  Magari, dico io, perché se un barile di petrolio può avere un valore intrinseco, un barile di dati, se non sai usarli, non hanno alcun valore, e del liquido nero hanno solo una caratteristica: sporcano.

Data driven strategy, ossia la strategia decisa e ponderata quantitativamente mediante l’utilizzo del dato, è di diritto tra le buzzword del decennio. Ma vedo poche volte questa pratica messa in atto concretamente; più spesso, materiale da PowerPoint per suffragare decisioni no-data di fronte agli investitori o al CdA.

Vediamo quindi come costruire passo passo una data driven strategy, una strategia basata sul dato. Obiettivo: sfruttare gli insight (indizi) offerti dai dati generati dal tuo business per guidarti nei processi decisionali.
Iniziamo!

 

Individua i processi generatori di dati

Può essere qualsiasi cosa, dal numero di chiamate al call center, alle prestazioni di assistenza del reparto IT, a processi più “ovvi” come volume di vendita, nuovi clienti acquisiti, flussi di cassa. Talvolta  anche sorgenti meno banali possono essere di grande aiuto: previsioni meteo, km percorsi dalla rete vendita, dispositivi usati per completare il processo di acquisto, ecc. Insomma, in questa fase largo alla fantasia e alla creatività.
Tracciare le fonti di generazione del dato è il primo step per dare loro una struttura e successivamente un valore.

Disegna la tua strategia

Intuitivamente, non può esistere alcuna Data Driven Strategy senza una Strategy, giusto?
Quindi, dopo aver tracciato le fonti dati, occorre capire quale obiettivo intendiamo perseguire con la nostra analisi. Possono essere anche molteplici obiettivi, si parla solitamente di KPIs (Key Performance Indicators) o, ancora meglio, di OKRs (Objectives and Key Results). Questi obiettivi supportano la nostra strategia: aumento della customer base, aumento della redditività, diminuzione dell’abbandono, aumento della customer satisfaction, etc.
Avere ben chiara la strategia e i parametri di misurazione è realmente un faro (alcuni identificano la metrica chiave con il termine North Star, stella polare) che ti guida in tutti gli step successivi.

Abilita la raccolta e stoccaggio del dato

Questo è un altro tema molto importante e spesso sottovalutato. Ok, abbiamo trovato una fonte dati ricca e alla nostra portata. Ma siamo in grado di raccogliere questo dato sistematicamente e salvarlo in modo sia poi reperibile? Salvare a mano dati in un db Access non è una soluzione indicata! Per fortuna gli strumenti a nostra disposizione sono molteplici, da soluzioni in-house con applicativi a portata di mano. Spesso Excel è la soluzione to-go per gran parte delle lavorazioni, ma anche i dati nativamente salvati dai sistemi aziendali (CRM e ERP) sono fantastici. In casi più complessi possiamo costruire connessioni tra sistemi e applicativi mediante API (più difficile a dirsi che a farsi, con gli strumenti odierni) e, salendo di difficoltà, costruendo un nostro collettore o scraper, magari con Python.
Una volta raccolto il dato dovrai salvarlo da qualche parte: organizza un cloud database e risolvi il problema alla radice. Rivolgiti a soluzioni cloud di mercato affidabili e non trascurare la cybersecurity e la privacy del dato (GDPR e affini).

 

Organizza il dato

Il tuo database è l’armadio dei tuoi vestiti. Molto meglio separare calzini, magliette e camicie per trovarli anche a occhi chiusi, piuttosto che avere tutto ammassato e disordinato, vero? Fai lo stesso con il tuo database. Organizzalo in una tabella chiara, dove possibile specificando la natura del dato (alfanumerico, numerico, testuale, immagine, o altro). Ti servirà uno specialista per l’architettura e per fare pulizia, ma niente paura: tutte skill che si trovano sul mercato facilmente.

Analizza il dato

Ok, questa è facile, in teoria. Abbiamo raccolto i nostri dati, li abbiamo organizzati, ora iniziamo a guardarci dentro e cerchiamo di capire cosa ci possano dire. In che modo lo analizziamo? Abbiamo quasi 500 anni di storia della statistica dalla nostra parte. Correlazioni, inferenze, ma anche semplici medie, scostamenti, cluster. Se abbiamo in-house un quant o data scientist, siamo a posto. Ma diversamente, anche un discreto econometrista o un marketer possono ricavare informazioni preziose.

Agisci

È il momento di utilizzare i tuoi indizi e intuizioni per supportare le tue decisioni, questa volta legittimamente data-driven.

Facciamo un riassunto. Ecco gli step necessari a attuare una Data Driven Strategy:

  • Individua fonti dati nel tuo processo
  • Disegna la tua strategia
  • Raccogli il dato
  • Organizzalo
  • Analizzalo
  • Trasformalo in azione

 

Elementi naturali dove la Data Driven Strategy risulta davvero differenziante?

  • Verifica di assunzioni e concetti (PoC)
  • Sviluppo di nuovi prodotti (MVP)
  • Studio di trend di mercato
  • Studio della crescita del brand
  • Misurazione di campagne commerciali
  • Monitoraggio della customer base
  • Monitoraggio livello di servizio e performance

Ecco solo alcune delle cose che si possono ottenere diventando un’organizzazione Data Driven:

  • Rimanere competitivi tra le aziende lungimiranti che utilizzano i dati a loro vantaggio
  • Avere un focus sul cliente e rispondere proattivamente alle sue esigenze
  • Diminuire i costi e trovare ottimizzazione nella gestione costi-ricavi
  • Individuare nuove o mancate opportunità
  • Diventare più agili e strutturare un flow decisionale tracciato e trasparente

E tu? Quanto sei distante dal realizzare una strategia Data Driven? Vuoi un supporto per realizzarla? Cerca tra i nostri servizi quello più adatto alle tue esigenze adesso!

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