L’algoritmo di Viterbi ha cambiato il modo nel quale comunichiamo

Tuttavia il personaggio dietro tale invenzione è poco celebrato nel suo paese d’origine

L’algoritmo di Viterbi

L’algoritmo di Viterbi è un metodo efficiente per trovare la sequenza di stati più probabile (Viterbi path) in una sequenza di eventi osservati in un processo markoviano.

Notando che un processo markoviano è un processo stocastico in cui la determinazione di uno stato in un dato istante t(n+1) dipende solo dallo stato del sistema immediatamente precedente t(n) e non è impattato dal pregresso del processo, l’algoritmo di Viterbi sceglie la sequenza di stati più probabili fino a restare con un solo processo definito superstite.

L’algoritmo di Viterbi è ampiamente utilizzato in ingegneria delle telecomunicazioni, natural language processing, bioinformatica e altre applicazioni dove la sequenza di stati deve essere stimata da osservazioni rumorose.

Per chi fosse interessato a una spiegazione tecnica esaustiva, rimandiamo a questo documento fornito dall’Università degli Studi di Udine. Qui invece una implementazione pratica in codice.

Il libro

Ispirato da un post su Linkedin dove si diceva che “non esistono algoritmi famosi con nomi italiani”, mi sono ricordato di questo vecchio (ed. unica anno 2000) libro di testo, per altro reperito in uno scatolone di libri destinati al macero. Il libro ha avuto un successo modesto (su Amazon ha sole due recensioni e il materiale in rete ad esso riferito è pressoché nullo).

Tuttavia racconta una storia unica e relativamente poco celebrata rispetto alla sua importanza (la pagina Wikipedia Italia di Viterbi è di poche righe rispetto a quella corposa in lingua inglese).

L’autore, Riccardo Chiaberge, è superlativo nel raccontare una storia prima di tutto umana, poi professionale e scientifica.

Un libro avvicente, che si legge d’un fiato e che nulla ha da invidiare alle ben più celebrate biografie di Jobs e Musk che oggi riempiono blog e riviste.

Andrea “Andrew” Viterbi

Andrea Viterbi (vivente alla data odierna, 89 anni) nasce a Bergamo. Di famiglia culturalmente solida (il padre medico, la famiglia imparentata con Levi), ha origini ebraiche. Con l’avvento delle leggi razziali, e le prime persecuzioni, la famiglia viene “invitata” a trasferirsi per evitare esiti nefasti.

Con lungimiranza, il padre, Achille, evita di riparare in Turchia, dove avrebbe avuto appoggio religioso, preferendo gli Stati Uniti.

Andrea Viterbi a cinque anni riparte da zero, ottenendo però subito risultati scolastici eclatanti. In particolare otterrà il diploma con un voto tra i migliori dell’intero istituto e proseguirà poi con una laurea all’MIT e un PhD presso USC.

Furono anni durissimi, soprattutto per i miei genitori. Mio padre nel marzo 1939 era stato licenziato a causa delle leggi razziali dalla posizione di Primario di Oftalmologia agli Ospedali Riuniti di Bergamo, al culmine di una brillante carriera. Arrivato a Boston, si trovò a quasi sessant’anni senza un lavoro in un paese straniero di cui non conosceva la lingua. Sostenuto da mia madre, riuscì a crearsi una modesta pratica in città curando gli occhi degli immigranti italiani. Mia mamma, una donna dagli agiati trascorsi borghesi, per arrotondare lo stipendio di papà si mise a fare la sarta.

Viterbi è riuscito in un difficile intento: coniugare il picco della ricerca con la creazione dell’algoritmo omonimo, e un successo imprenditoriale su scala mondiale.

  1. 1967 – crea e propone l’algoritmo di Viterbi.
  2. 1968 – fonda Linkabit, un’azienda di modesta dimensione che diviene comunque fornitore del Pentagono.
  3. 1975 – Premio Cristoforo Colombo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
  4. 1984 – IEEE Alexander Graham Bell Medal.
  5. 1985 – fonda Qualcomm, un’azienda oggi quotata al NASDAQ con un market cap di 216.74 USD MLD.
  6. 1990 – Marconi International Fellowship Award.
  7. 1994 – Eduard Rhein Award.
  8. 1997 – Laurea Honoris Causa in Ingegneria delle Telecomunicazioni dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”.
  9. 2001 – Grande ufficiale della Repubblica Italiana.
  10. 2004 – Laurea honoris causa in Informatica dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” di Roma.
  11. 2001 entra nella lista dei 400 uomini più ricchi d’America.
  12. 2010 – IEEE Medal of Honor.
    1. IEEE Claude Shannon Award.
    2. NEC C&C Award.
    3. Laurea Honoris Causa dell’Università di Waterloo.
    4. Laurea Honoris Causa dell’Istituto Technion di Israele.
    5. Laurea Honoris Causa dell’Università di Notre Dame.
  13. 2007 – Laurea Specialistica honoris causa in Ingegneria Informatica dall’Università degli Studi di Bergamo.

Per approfondire il personaggio, suggeriamo la validissima intervista in italiano proposta da Anna Guida.

L’autore

Riccardo Chiaberge (Torino 1947), giornalista e scrittore, ha lavorato al Corriere della Sera (dal 1984 al 2000), prima come caporedattore delle pagine culturali e poi come inviato ed editorialista su temi culturali e scientifici. Dal 2000 al 2009 responsabile del supplemento “Domenica” del Sole 24 Ore. Collabora con l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani come direttore scientifico del Libro dell’anno.

Tra le sue opere citiamo anche “Wireless. Scienza, amori e avventure di Guglielmo Marconi”

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