Aggiornamenti sui bandi aperti a settembre 2021
Horizon Europe
Horizon Europe è il nuovo programma quadro della Commissione europea. Ha una durata di sette anni, dal 2021 al 2027, con un budget totale di 95,5 miliardi di euro. È il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo. È il successore ufficiale del bando Horizon 2020 (attivo nel settenato 2014-2020).
Finanzia attività di ricerca e innovazione attraverso inviti a presentare proposte (call for proposals) aperti e competitivi. Il Programma è portato avanti dalla Commissione europea tramite gestione diretta.
L’ambizioso programma quadro di ricerca e innovazione della Comunità Europea punta a:
- alimentare l’eccellenza scientifica e tecnologica dell’UE e rafforzare lo Spazio Europeo della ricerca (SER)
- affrontare le priorità politiche, comprese la green e digital transition e gli obiettivi di sviluppo sostenibile
- stimolare l’innovazione, la competitività e l’occupazione dell’Europa
Il budget disponibile per il cluster 4 (Digitale, Industria e Spazio) è di 15,349 miliardi di euro (incluso 1,35 miliardi di euro dalla NGEU)
La visione generale dietro gli investimenti proposti nell’ambito del Cluster 4 è quella dell’Europa che plasma tecnologie competitive e affidabili per un’industria europea con una leadership globale in settori chiave, permettendo alla produzione e al consumo di rispettare i confini del nostro pianeta, e massimizzando i benefici per tutte le parti della società nella varietà di contesti sociali, economici e territoriali in Europa.
Le aree di intervento riguardano:
- tecnologie di produzione
- tecnologie digitali chiave, comprese le tecnologie quantistiche
- tecnologie abilitanti emergenti
- materiali avanzati
- intelligenza artificiale e robotica
- Internet di prossima generazione
- calcolo avanzato e Big Data
- industrie circolari
- industrie a bassa emissione di carbonio e pulite
- spazio, compresa l’osservazione della terra
Smart&Start Italia
È ancora attivo il bando di Invitalia che offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, che copre l’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è composta interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci c’è un esperto con il titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole tornare in Italia. Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento e quindi rimborsare solo il 70% del finanziamento ricevuto. Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima tranche di finanziamento ricevuta.
Smart&Start Italia finanzia business plan con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per l’acquisto di beni strumentali, servizi, spese di personale e costi operativi aziendali.
Il business plan deve avere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo
- essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, intelligenza artificiale, blockchain e internet delle cose
- essere finalizzati allo sfruttamento economico dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Alcuni esempi di spese
- Impianti, macchinari e attrezzature nuovi di zecca
- Componenti hardware e software
- Brevetti, marchi e licenze
- Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente collegate alle esigenze produttive e gestionali dell’azienda
- Licenze e diritti relativi all’uso di diritti di proprietà industriale
- Licenze relative all’utilizzo di software
- Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e sistemi tecnologici di produzione
- Consulenze tecnologiche specialistiche
- Costi salariali relativi ai dipendenti, nonché costi relativi ai collaboratori
- Servizi di incubazione e accelerazione d’impresa
- Investimenti in marketing e web marketing
Digital Transformation
La Trasformazione Digitale è l’incentivo che promuove la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione delle tecnologie avanzate previste da Impresa 4.0 e quelle relative alle soluzioni tecnologiche digitali di filiera. Istituito ai sensi dell’articolo 29 del Decreto Crescita, è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 100 milioni di euro. Le agevolazioni sono rivolte alle micro, piccole e medie imprese, anche in forma aggregata, che prevede, come promotore capofila, un DIH (Digital Innovation Hub) o un EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione), come da Piano Nazionale Impresa 4.0.
A chi è rivolto
Possono essere finanziati progetti che mirano alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi attraverso:
- tecnologie abilitanti individuate dal Piano Nazionale Impresa 4.0 (soluzioni di manifattura avanzata, additive manufacturing, realtà aumentata, simulazione, integrazione orizzontale e verticale, internet industriale, cloud, cybersecurity, big data e analytics)
- tecnologie legate a soluzioni tecnologiche digitali di supply chain, finalizzate a:
- all’ottimizzazione della gestione della supply chain e alla gestione delle relazioni con i vari attori
- al software
- piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio
- altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi di electronic data interchange (EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
A tal fine, i progetti devono prevedere la realizzazione di attività di innovazione di processo o organizzativa o investimenti.
- I progetti devono essere realizzati all’interno di un’unità produttiva dell’impresa proponente ubicata nel territorio nazionale
- Prevedere un importo di spesa non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 500.000 euro
- Essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e avere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fatta salva la possibilità del Ministero dello Sviluppo Economico di concedere, su richiesta motivata, una proroga non superiore a 6 mesi
- I progetti agevolabili nell’ambito dell’intervento Trasformazione Digitale possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.
Voucher digitali 4.0
I Punti di Impresa Digitale mettono a disposizione delle imprese voucher digitali per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologia in ambito 4.0: un sostegno concreto alla digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane. I voucher vengono erogati attraverso appositi bandi pubblicati dalla Camera di Commercio con cadenza variabile. Possono beneficiare delle agevolazioni le singole imprese e i gruppi di imprese che partecipano a un progetto aggregato finalizzato all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.
Attualmente aperti bandi per voucher digitali a:
- Palermo e Enna
- Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola
- Avellino
- Treviso-Belluno
- Roma
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