La bio e storia del brand Toms, il celebre marchio di calzature che dona un paio di scarpe per ogni paio acquistate.

“Be bold, be direct, be simple, be open”.

“Start something that matters”, ovvero “Inizia qualcosa che abbia importanza”, che lasci il segno.

L’opera del poliedrico imprenditore-filantropo-barcavelista Blake Mycoskie non poteva avere titolo più adatto. É un’opera autobiografica, sebbene focalizzata sulla parte della vita dell’autore dedicata al business. Nello specifico, la genesi del brand TOMS.

TOMS è un’azienda multinazionale di calzature, che oggi ha un giro d’affari che si aggira attorno ai 400 milioni di dollari. Non male.

Ma TOMS non è famosa per la sua preponderanza economica, o, in particolare, per il design delle sue calzature. Anzi, il modello iconico di TOMS sono le alpargatas, quelle che noi chiameremo espadrillas. Un modello quindi frugale e classico, che Blake ha scoperto durante un viaggio in Argentina.

TOMS è piuttosto famosa per il suo business model solidale, noto come “One for One”: per ogni paio di scarpe acquistate, ne avrebbe donato un paio a popolazioni bisognose individuate tramite organizzazioni charity indipendenti.

Business Discovery

Il libro prende spunto dalla storia di Patagonia (altra bellissima vicenda che abbiamo raccontato qui) per narrare come, attraverso una vita di avventure, l’autore sia arrivato infine a idealizzare un modello di business che fosse incentrato su portare un contributo positivo, piuttosto che a generare profitto nel breve termine.

Blake Mycoskie era interessato a trovare una storia da raccontare e da veicolare con la sua azienda. Una missione, prima che un prodotto. Chiamando in causa nientemeno che Apple, per esempio.

Sebbene il testo sia essenzialmente narrativo, offre molti spunti  di riflessione.

Sei capitoli – ognuno intitolato secondo uno dei principi aziendali (a partire da “Trova la tua storia” e finendo con “Donare è un buon affare”) – Mycoskie è molto, molto specifico, citando un numero spropositato di persone, marchi e imprese commerciali a supporto delle sue evidenze.

La cosa che ho preferito? Parti con qualcosa di semplice e che puoi gestire con le tue forze; poi penserai dopo a scalare, a ingrandirti, a raccogliere fondi e finanziamenti. Una storia di startup e innovazione raccontata con umiltà, senza i voli pindarici e autocelebrazioni che spesso accompagnano questo tipo di racconti.

La storia di TOMS è stata citata innumerevoli volte, tra le quali ricordiamo voci autorevoli come Daniel H.Pink (“expressly built for purpose maximization“) e  Sir Richard Branson (“They look for communities that will benefit most from Toms based on their economic, health and education needs while taking into account local business so as not to create a correlating negative effect.“).

Ha portato alla creazione del termine “caring capitalism”.

TOMS oggi: la fine di un’era

TOMS oggi è una multinazionale, partecipata da diversi fondi d’investimento,  con circa 500 dipendenti.

Parte del suo spirito si è dovuto adeguare alle regole del gioco. Pertanto nel 2019 il programma “One for One” è stato terminato.

Oggi TOMS eroga fondi attraverso una onlus, apparentemente esponendosi comunque a critiche piuttosto severe in un caso o nell’altro.

L’autore

Nato nel 1976 in Texas, Blake Mycoskie è un imprenditore seriale (ha fondato e venduto la sua prima società 9 mesi dopo la fine del college). Ha creato con profitto società in ambito media e entertainment (Mycoskie Media, Reality Central, Closer Marketing Group).
Dopo otto anni come CEO di TOMS si è ritirato, e ha successivamente fondato Madefor, un programma di nutrizione su abbonamento.
Ha avuto l’idea di creare TOMS durante un viaggio in Argentina.

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